Biofilmografia

Biofilmografia

HOA press KIT ITA

Marco Zuin è laureato in Cinema presso il D.A.M.S. di Bologna, vive e lavora in Veneto ma non solo.
Alla base del suo approccio al cinema e al documentario c’è l’idea di sociale inteso come socialità e attenzione al senso di comunità. Per questo negli ultimi anni si è dedicato alla produzione di documentari sociali che trattano il tema della comunità e della fragilità come risorsa per la società.

HOA (20’ – Vietnam, 2018)

Niente Sta Scritto (Italia/Kenya – 52’, 2017)

La sedia di cartone (Kenya – 16’, 2015)

Daily Lydia (Tanzania – 11’, 2014)

ME WE Only through community (Kenya – 60’, 2013)

Zuggerimenti poetici (Italia – 7 ep. 2011/2017)

Sinossi del cortometraggio

Questo documentario breve racconta la vita quotidiana di Hoa, una guaritrice appartenente alla minoranza etnica Dao, che vive in un villaggio rurale nel Vietnam del Nord. Hoa raccoglie le piante medicinali nella foresta  e guarisce la comunità con l’aiuto di sua figlia Chiem e della sua famiglia. Mentre le foreste sono minacciate dalla deforestazione a causa del rapido sviluppo, Hoa continua a trasmettere l’antica tradizione femminile delle pratiche di fitoterapia.

Intenzioni di regia

UN DOCUMENTARIO ETNOGRAFICO IMMERSIVO Toccare con mano la quotidianità di Hoa e della sua famiglia, anche se per un periodo in sé brevissimo, ci ha permesso di conoscere la forte relazione tra essere umano, natura e territorio e di capire quanto sia complesso il legame tra tradizione e sviluppo economico, molto evidente nel comune di Tuan Mau, nel Nord del Vietnam. Basti pensare che una strada asfaltata, realizzata in pochi anni, ha trasformato, nel bene e nel male, le relazioni, l’economia e i tempi di comunicazione tra il villaggio e il resto del paese.

Ogni mutamento comporta un continuo assestamento e la storia di Hoa è un piccolo
frammento per intuirlo.

Attraverso una narrazione minimale, fatta di scene semplici, si entra, in punta di piedi, nella dimensione  singolare della protagonista, per uscirne con una percezione universale della nostra relazione con la natura. Abbiamo cercato di costruire un ritratto di comunità, a partire da un territorio. L’ambientazione  fa da cornice alla storia, al centro ci sono le persone che impariamo a conoscere da vicino, alternando spazio intimo e spazio sociale.